Dopo la pubblicazione sul mio blog della storia blog.andrearontini.it/un-castello-medioevale-in-pian-di-ripoli/ avvenuta a febbraio 2021, mi ero promesso di tornare in autunno per vedere tutta la colorata bellezza delle Gualchiere.

La torre sud delle Gualchiere e alcune case del borghetto.

La bellezza dell’autunno.

Percorso verso la Casellina.

Segnali nel percorso

Nel percorso ci sono questi segnali che ricordano i pensieri dei “Grandi” sulla natura.

Un pensiero di Romano Battaglia

Un pensiero di Vincent Van Gogh.

Un pensiero di Erri De Luca.

Un pensiero di Leonardo da Vinci.

Un pensiero di Tiziano Terzani.

La Casellina con il varco della Foderaia.

Il fianco sud e il canale d’alimentazione.

Sulla riva sinistra dell’Arno.
Purtroppo lo stato di cattiva conservazione delle Gualchiere insieme a tutte le zone transennate nella parte del borghetto non ci
permettono di esaltarne appieno la grande bellezza.
Nonostante questo credo che dalla riva destra si possa ancora vedere e godere tutta la maestosità del fortilizio.

Le Gualchiere si rispecchiano in Arno.

Un tempo le due sponde erano collegate da un traghetto.

Il passaggio delle acque dell’Arno verso la città.

La fragilità dell’autunno e l’imponenza del maniero.

Lasciando, con questa foto, il vecchio maniero trecentesco, rimane tutta la nostalgia per questo luogo che fece la storia del Pian di Ripoli e dell’Arte della Lana fiorentina e da qui lo splendore della città che abbiamo ereditato. Abbiamo saputo che il Comune di Firenze, proprietario dell’edificio, ha inserito la richiesta di fondi nel Recovery Funds per restituire questa bellezza al godimento dei cittadini. Speriamo che non sia l’ennesima sconfitta per le Gualchiere e che questa volta si possa davvero credere alla buona politica.
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