Per parlare di cartoline illustrate occorre necessariamente risalire…..all’ origine di tale invenzione, la fotografia.
Si dice che nel 1816 Nicèphore Niépce, fotografo e ricercatore francese abbia inventato la fotografia. Questa sopra, intitolata “veduta da una finestra a Le Gras”, è la prima fotografia al mondo impressionata su una lastra di stagno intitolata . Fu scattata nel 1826 e il tempo di esposizione fu di circa 8 ore.
Un pò di storia della cartolina illustrata….
1852 – A Firenze si costituisce la F.lli Alinari società di documentazione fotografica. In quel momento in Italia c’è solo l’archivio Alterocca di Terni che diventerà la più importante collezione italiana di cartoline illustrate. Negli anni ’30 stampavano circa 50 milioni di cartoline l’anno con 160 operai e 20 impiegati.
1863- Presumibile data della prima cartolina illustrata. Bisognerà attendere ancora qualche decennio per i progressi tecnici e la regolamentazione postale.
1869- La prima cartolina postale del mondo fu la Correspondenz-Karte, emessa dalle poste dell’Impero austro-ungarico .
1870 – In Italia compare la prima cartolina postale illustrata e sarà il più grande veicolo di diffusione fotografica di luoghi e paesaggi turistici. Da questa data i popoli del mondo si avvicineranno, si conosceranno luoghi vicini e lontani; scopriremo di essere diversi ma anche un pò simili.
Questo mio primo blog si concentra su Antella il mio paese fra IERI e OGGI .
L’ingresso del paese. Sul retro della cartolina è scritto che è stata spedita il 18.07.1938 – Ed. Santiccioli Alberto-Antella. Si possono notare a destra le verghe del tram e i famosi “Sottoviali” , viale alberato di 59 tigli fatti piantare dal Comune ai prigionieri austriaci nel 1916. Il tram arrivò ad Antella nel 1927 con il numero 27 e la linea fu inaugurata a settembre dal ministro Volpi.
Via Montisoni – Sul retro il timbro postale 08.02.1939 – Ed. Manetti -Santiccioli
Via Romanelli – Sul retro la data 03.08.1938 – Ed. Manetti -Santiccioli foto A. Canale.
Via di Pulicciano –Retro bianco
Il Borro – attuale via dell’Antella. Retro bianco
La metodologia che ho seguito per confrontare le visioni al giorno d’oggi con le cartoline del passato è stata quella di cercare di ritrovare il punto esatto da dove il fotografo aveva fatto l’inquadratura. Dobbiamo tener di conto che le camere usate all’epoca erano banchi ottici decentrabili per cui difficilmente lo si può ritrovare con esattezza.
Purtroppo di alcune cartoline non è stato possibile fare il confronto a causa di un’urbanizzazione che, nello scorso secolo, ha visto trasformazioni importanti ed irreversibili. Ne metterò 3 per la loro bellezza ma soprattutto per la impossibilità di rivedere quegli scorci.
Antella – Panorama – Sul retro data 918.8.10
Il giudizio sulle trasformazioni dell’Antella ora passa ai suoi cittadini e a quelli del comune di Bagno a Ripoli. L’intento della ricerca era quello di non perdere la memoria del nostro passato. Le trasformazioni economiche della nostra Penisola da nord a sud sono andate di pari passo con le trasformazioni del nostro vivere. Oggi giustamente si parla di “sostenibilità ambientale”, la ricerca di un giusto equilibrio fra vita, lavoro e bisogni primari. Non è facile perseguirla e proprio per questo motivo tutti dovrebbero fare la propria parte: cittadini, amministratori, imprese, consapevoli che lo sviluppo non può compromettere la qualità della vita delle prossime generazioni e che quello che facciamo oggi può essere irreversibile.
Tutte le foto odierne sono state scattate nel 2024.
Un particolare e sentito grazie a Fabrizio Petrioli che, con la sua disponibile generosità, ha reso possibile questa mia ricerca.
Un grazie anche a Silvano Guerrini per la consultazione storica.