
La Strada Infinita, storie, percorsi, paesaggi nelle terre di Greve in Chianti
Un viaggio stupendo nelle terre di Greve in Chianti, attraverso le mie fotografie e il sapiente testo di Marco Hagge poi riprodotto in un bellissimo libro. Leggi tutto »
Un viaggio stupendo nelle terre di Greve in Chianti, attraverso le mie fotografie e il sapiente testo di Marco Hagge poi riprodotto in un bellissimo libro. Leggi tutto »
Dopo la pubblicazione sul mio blog della storia blog.andrearontini.it/un-castello-medioevale-in-pian-di-ripoli/ avvenuta a febbraio 2021, mi ero promesso di tornare in autunno per vedere tutta la colorata bellezza delle Gualchiere. Leggi tutto »
Nel dicembre del 2020 insieme a degli amici di Antella decisi di fare un’escursione al Palazzaccio di Marcignano…. Leggi tutto »
Dopo il Trittico Ripolese https://blog.andrearontini.it/trittico-ripolese-meraviglia-in-tre-tappe-di-marco-hagge/ proponiamo questa seconda tappa avventurandoci nella mitica Val d’Orcia. Leggi tutto »
Questo volta ho deciso di ospitare sul mio blog un caro amico che conosco da trent’anni …. Leggi tutto »
Emanuele Repetti nel suo DIZIONARIO GEOGRAFICO FISICO STORICO DELLA TOSCANA diceva nel 1833 che Bagno a Ripoli ” è il giardino più delizioso, Leggi tutto »
Il bosco in autunno è sicuramente lo scenario più intrigante, colorato e mistico per un fotografo paesaggista . Leggi tutto »
La bellezza e la suggestione dell’autunno ci riserva nella nostra bella terra del Chianti sempre scorci e momenti di luce stupendi. Leggi tutto »
In autunno quando i boschi di faggio e di castagno cominciano a colorarsi consiglio una escursione fotografica che va dalle pendici del Pratomagno , la cui vetta si colloca a m. 1592 sul livello del mare, attraverso il Monte Secchieta, 1449 m., per poi inoltrarsi tra La Riserva Naturale di Vallombrosa, una delle più belle foreste d’Italia famosa per la presenza dell’Abete bianco, per poi arrivare al Saltino, un luogo di enorme importanza delle vacanze dei fiorentini , e non solo, della prima metà del secolo precedente. Pensate che dalla fine dell’800 fino al 1924 un trenino a cremagliera composto da una locomotiva con 4 carrozze saliva con un dislivello di 854 su un tracciato di 8 Km. di ferrovia e trasportava fino a 56 viaggiatori. La stazione del Saltino era ubicata vicino al Grand Hotel Vallombrosa e poi poteva proseguire con una carrozza a cavalli per il centro di Vallombrosa. In quegli anni di Bella Epoque, ci fu un rapido sviluppo della zona. Furono costruite strade per il valico della Consuma e per Reggello, nacquero alberghi e residenze private, botteghe, tanto da essere chiamata la “Svizzera italiana” richiamando rappresentanti della aristocrazia e borghesia italiana ed europea.
Queste 41 foto sono il risultato del soggiorno di questa estate e dell’ultima escursione autunnale (non ho messo la data). Ho deciso di pubblicare alcune immagini di luoghi che mi hanno affascinato, ripescandone alcune ( le ho datate) di precedenti escursioni. Ho ritrovato qualche scatto lontano del 1990 !! L’intento è quello di far vedere luoghi a noi vicini ma proprio per questo, forse, un pò dimenticati. Di notevole importanza storico-ambientale l’Abbazia di Vallombrosa, fondata nel XI secolo da Giovanni Gualberto, fiorentino, fattosi monaco in cerca di meditazione, che fondò la comunità monastica dei Vallombrosani basata sulla regola “ora et labora”.
Immagini di Roberto Masserelli e Stefano Vignozzi che mi hanno riservato durante l’ultima escursione di ottobre 2019 e ai quali va tutto il mio ringraziamento.
Il tramonto è per tutti, fotografi e non, il momento più suggestivo del giorno. Quest’anno ho avuto l’opportunità di fare delle vacanze al mare, ed io, che sono un paesaggista dove l’elemento terra è fondamentale, mi sono imbattuto nei tramonti sul mare.
Con il tramonto si chiude il giorno, rimanda a pensieri più belli ed è un momento in cui gli affanni della vita vengono sopiti per dare spazio a quella visione magica che solo le luci della sera ci possono dare.
La barchetta solitaria torna nel porto .
La famiglia attende ormai che il sole si nasconda mentre c’è chi gode lo spettacolo da una piccola imbarcazione
L’acqua e il cielo invece che terra e cielo.
Ovviamente non è cosa facile, le diverse intensità di luci fra il mare e il cielo sono sempre la dannazione del fotografo.
Sostengo sempre che quello che vede l’occhio umano la camera fotografica non può trasmettere. L’occhio vede tutte le luci in modo equilibrato e qui sta la nostra ricerca: far vedere quelle che sono state le nostre sensazioni o ancor di più le nostre emozioni.
Il Marinaio del Maestro Giampaolo Talani ,che guarda morire il giorno .
Nuvole che si incontrano nel momento in cui la luce si spegne …..
Il sole è andato a dormire e le onde del mare solitarie ci danno il loro suono è libero e non si mischia più al frastuono dei bagnanti.
Ormai anche la scialuppa di salvataggio va a riposo
I pescatori attendono il silenzio della notte per una pesca fruttuosa.