Emanuele Repetti nel suo DIZIONARIO GEOGRAFICO FISICO STORICO DELLA TOSCANA diceva nel 1833 che Bagno a Ripoli ” è il giardino più delizioso, più fruttifero, più popolato, di ville, di palazzi, di chiese, di abitazioni fra quanti formano ghirlanda alla bella Firenze”.
Forse noi che ci abitiamo da sempre non cogliamo fino in fondo il suo valore storico e ambientale, ma come sempre l’erba del vicino è sempre più verde.
Questa pandemia mondiale ci ha un pò ripiegati su noi stessi e forse questo ci fa ripensare all’essenza del nostro vissuto e di ciò che ci circonda.
E’ venuto anche per me il momento di tornare a fotografare la mia terra dalla quale ho potuto conoscere in primis la bellezza del nostro paesaggio.
Come sapete è difficile fotografare il paesaggio in luoghi fortemente antropizzati, ma Bagno a Ripoli pur avendo 25.000 abitanti si estende per 74 Kmq .
Ha circa il 30% terreno pianeggiante e il restante è collinare. Inoltre ha boschi per un’estensione di 15 km. quadrati.
Bagno a Ripoli confina con il Chianti e la Val di Sieve e costituisce insieme a Fiesole la parte Sud-est della città di Firenze risparmiata dalla grande industrializzazione degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso.
Trovandomi nella mia “precedente vita di fotografo ” ad amministrare questo Comune, penso che, nonostante errori ancor oggi visibili, Bagno a Ripoli sia un luogo dove si può constatare appieno la bontà del vivere toscano.
Questa mia prima tappa vi condurrà alla riscoperta di un lembo di questa terra dove i Medici acquistarono una delle tante dimore: Villa di Lappeggi .
Poi andremo a Villa Lilliano o Villa Malenchini e infine a Mondeggi dove, insieme a diversi poderi, una Villa stupenda è lasciata a se stessa.
Dell’abitato ne abbiamo notizie fin dal 1340 e al catasto del 1427 Villa Lappeggi è intestata ai Bardi del ramo detto Dalla Peggio o Da Lappeggio. Si è anche detto che il nome derivava da La Peggio , intesa come peggior villa posseduta dai Medici. Poi ci furono diversi proprietari dai Gualtierotti ai Bartolini-Salimbeni che la cedettero nel 1560 ai Ricasoli. Dai Ricasoli ai Medici dove il terzo granduca di Toscana, Ferdinando I , innamorato della splendida posizione l’acquistò nel 1569. La Villa subì trasformazioni importanti fino al 1585 sotto la direzione del Buontalenti. Ma lo splendore della Villa fu nel 1667 quando divenne possesso di Francesco Maria de’ Medici, fratello del granduca Cosimo III . Le ristrutturazioni dell’Architetto Ferri ne fecero un luogo di ritrovo con personaggi fomosi dell’epoca , di rappresentazioni teatrali, convitti, balli, battute di caccia .
Il mio piccolo “Viaggio Granducale” sulle colline di Bagno a Ripoli lascia questo bel borgo di Lappeggi e prosiegue per un breve tratto sulla via Puliccianodove si incontrano a destra campi ordinati di olivi e di vigne e quando ero bambino, al suo posto, c’era un grande bosco chiamato ” Cerreto”.
Dalla Via Pulicciano si prende a sinistra per via Lilliano a Meoli dove si incontra, a metà di lungo un rettileneo, la signorile Villa Lilliano o Villa Malenchini.
La Villa Lilliano o Villa Malenchini era già inserita nella lunetta della Villa Lappeggi di Giusto Utens che appare sullo sfondo.
La proprietà risale al ‘400 dei Giannellini, poi nel 1480 dei Guiducci.
Nel 1549 fu acquistata da Raffaello di Francesco de’ Medici e la cui alla figlia la portò in dote a Niccolò Capponi.
Nel 1646 fu acquistata da Ferdinando II de’ Medici per unirla come dipendence alla Villa Medicea. di Lappeggi.
La Villa Lilliano così come nella Villa Lappeggi fu ristrutturata dall’Architetto Ferri ingrandendola e migliorandola con il bellissimo parco-giardino.
In questa Villa nel 1709 soggiornò il Re di Danimarca, Federico IV, ospite di Gian Gastone de’ Medici. Poi i Medici se ne disfecero e ci furono vari passaggi fino al 1851 quando fu acquistata dai Malenchini che sono ancora oggi gli attuali proprietari.
I primi possessi di Mondeggi si trovano nelle carte della Badia Montescalari dove i monaci vallombrosani nell’XI secolo acquistarono poderi, case e ville a Lappeggi , all’Antella e a Casciano. L’attuale Villa apparteneva nel 1427 a Rodolfo de’ Bardi. Poi i proprietari furono i Portinari che donarono la proprietà allo Spedale Santa Maria Nuova. Nel 1538 passò al Conte Simone di Ugo della Gherardesca. Fino ai primi del ‘900 Mondeggi fu luogo di villeggiatura dei Conti Della Gherardesca poi negli anni ’50 del secolo scorso la proprietà passò alla Provincia di Firenze che ne fece un’azienda vitivinicola oltre a sede di convegni intitolando a casa d’Europa Simon Veil nome dell’allora Presidente del Parlamento Europeo . Oggi è proprietà della Città Metropolitana di Firenze .
La Cappellina fu eretta dal Conte Walfredo della Gherardesca nel 1897 rivestita da piastrelle di maiolica ora in cattivo stato di conservazione.
Il nostro tour termina qui, tralascio aspetti di tono politico che non è nell’intenzione di questo blog che aveva solo quello di far conoscere a tanti miei amici questo percorso Granducale del mio stupendo territorio. Ai miei concittadini della mia età sono sicuro di far pescare nei ricordi del loro passato o delle loro gite domenicali.
Le foto sono state tutte scattate in questo autunno 2020 . Ci sono alcune foto che riguardano lo stesso territorio circa trent’anni e più anni fa dove ho indicato la data dello scatto.. Si può osservare che luoghi lasciati ieri un pò andare oggi hanno trovato nuova capacità abitativa nel rispetto dell’ambiente . Il confronto con altre foto vecchie dimostra la ininterrotta bellezza di questi luoghi e allo stesso tempo vengono alla luce anche le trascuratezze e l’abbandono.
Volutamente ho tralasciato la pubblicazione del cattivo stato di conservazione dei locali attigui alla Villa; l’intenzione è esaltare la bellezza anche se decadente perchè sia di stimolo a nuove iniziative.
Per questo la fotografia è memoria e al tempo stesso conoscenza.
Per le notizie qui descritte mi sono avvalso di una bella ricerca pubblicata alcuni anni fa e di cui consiglio la lettura non senza ringraziare chi l’ ha scritta, chi la pubblicò e la finanziò.
FONTESANTA, Itinerari fra arte, storia e ambiente di Massimo Casprini e Silvano Guerrini – ed. 1989 CRC Antella con il contributo del Comune di Bagno a Ripoli, Cassa di Risparmio di Firenze e Fiorentinagas.
Ultima cosa: avendo solo fatto una veloce ricerca e non avendo titoli di storico locale, se qualcuno riscontrerà errori vi prego di segnalarmeli e sarò ben lieto di correggere.
Le fotografie che vedete in questo blog possono’ essere acquistate nelle misure cm.10×15; 20×30; 30×45. con o senza passpartout .
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