27
Novembre
2020

Il racconto di una giornata particolare.

La notizia drammatica della morte di Diego Maradona, ieri l’altro, 25 novembre 2020, è stata una notizia planetaria che ha invesito tutti  anche quelli che del calcio non è mai interessato niente….

Uso questo mio blog, oggi, in modo diverso perchè voglio omaggiare un IMMENSO CAMPIONE che ha fatto sognare, gioire, insomma come diceva Eduardo per ” …. passa’ a’ nuttata ” che poi è la nostra vita da trascorrere fra cose importanti, lievi e cose effimere. Un giorno mi è capitato di incontrarlo e fotografare quella faccia di indios con quella enorme testa riccioluta sormontata su un corpo funambolico dal baricentro basso.

Diego Armando Maradona in panchina durante la partita Fiorentina-Napoli del 15.04.1989

Diego Maradona in panchina del 1° tempo Fiorentina – Napoli.

Diego Maradona in panchina del 1° tempo Fiorentina – Napoli.

Diego Maradona in panchina del 1° tempo Fiorentina – Napoli.

Mi sono imbattuto con questo campione quando aveva già 29 anni e aveva già vinto un mondiale nel 1986.  Io ero solo un fotografo in erba. L’occasione mi venne data, per un giorno al seguito di grande fotografo, Fulvio Roiter, che in quell’anno avrebbe dato alle stampe un bellissimo libro sullo sport a Firenze “Firenze, essere nello sport” . Insieme al Maestro c’era anche un suo bravo assistente fotografo, Renato Sandrini.

Il Mestro Fulvio Roiter mentre ricarica con un rullino la sua fotocamera.

Il grande fotografo Fulvio Roiter.

Allo Stadio Comunale Franchi di Firenze,  il Napoli di Maradona, dovendo giocare dopo qualche giorno in Coppa Uefa, giocava in anticipo con la Fiorentina. Sabato 15 aprile 1989, una giornata fresca e primaverile dove il Franchi stava subendo  i lavori di ristrutturazione per i Mondiali di Calcio Italia ’90.

Quando entrai sull’erba del Comunale con la pettorina di fotografo mi tremavano le gambe; davanti a me la incredibile Curva Fiesole,

La solitudine del raccattapalle. La curva Fiesole. Da notare i lavori per il mondiale Italia’90 dove venne soppressa la pista di atletica per far posto agli spalti.

Fumogeni in Curva Fiesole quando le squadre entrarono in campo.

Fumogeni.

La gioia del tifo.

L’esposizione di bandiere e sciarpe viola.

il mio mito per me tifoso viola, e in campo due giocatori di assoluta grandezza: Diego Maradona per il Napoli, Roberto Baggio per la Fiorentina.

Roberto Baggio in azione.

Diego in riscaldamento.

Come vedrete dalle foto io non ero affatto un fotografo sportivo tant’è che non avevo nè attrezzatura, nè avevo la conoscenza necessaria.

Mi lasciai guidare dall’istinto che in quel 1989 era tutto ciò che potevo avere come bagaglio fotografico.

Un momento della partita. Di fronte la tribuna coperta dello stadio.

Punizione di Baggio Come si vede a destra un settore vuoto per i lavori dei Mondiali di Calcio Italia ’90.

Da notare oltre, Baggi e Maradona anche due giocatori della Fiorentina. Con il 9 Stefano Borgonovo e di fronte il biondo Stefano Carobbi.

Un momento della partita. Si riconosce l’arbitro Rosario Lo Bello.

Nel 1989, il Napoli di Maradona, dove c’erano Careca, Alemao, Ferrara, De Napoli, Carnevale, stava lottando per il secondo scudetto.  Per inciso quell’anno, il Napoli, conquisterà Coppa Italia e Coppa Uefa e arriverà 2° in campionato dietro l’Inter stellare dil Trapattoni. Nel 1° tempo Maradona venne risparmiato dal suo allenatore, Ottavio Bianchi, tant’è che la squadra Viola, dopo il vantaggio napoletano con Careca raggiunse il pareggio allo scadere del tempo con Pellegrini. L’allenatore del Napoli allore decide di mandare in campo Diego Maradona nel 2° tempo e ebbi la fortuna di assistere nell’intervallo al suo riscaldamento.

Il riscaldamento di Diego Maradona nell’intervallo fra il 1° e 2° tempo.

Il riscaldamento di Diego Maradona nell’intervallo fra il 1° e 2° tempo.

Il riscaldamento di Diego Maradona nell’intervallo fra il 1° e 2° tempo.

Il riscaldamento di Diego Maradona nell’intervallo fra il 1° e 2° tempo.

Diego mette gli scarpini.

Maradona fu falcidiato nella sua carriera da molti infortuni dovuti anche alla impossibilità di marcarlo.

Dopo 20 minuti la partita era già chiusa. Ci pensarono due goal di Carnevale a far pendere la bilancia dalla parte del Napoli di Maradona. Nonostante il mio cuore viola, quella partita è rimasta per sempre nella mia mente. Per la prima e unica volta avevo potuto assistere e fotografare direttamente a livello dei giocatori una partita di serie A.

Fine della partita. Il malumore di Carlos Dunga.

Uscita di Roberto Baggio.

Roberto Baggio scende la scalinata degli spogliatoi.

L’uscita del compianto Stefano Borgonovo.

Maradona sorridente rientra negli spogliatoi.

Ho voluto fare questo in ricordo della morte di Diego Maradona. La notizia , ha diviso molte persone sul giudizio sulla sua vita e sul genio del calcio forse il calciatore più grande del mondo. Come tutti i geni il bilancio della sua vita pubblica e privata la faranno le tante biografie. Oggi il genio va solo ringraziato di essere esistito. Una cosa la devo dire con l’amarezza di tifoso viola. Ho tanti amici napoletani e vi assicuro che a  chi piace il calcio tifano sempre e ovunque Napoli anche se si sono trasferiti a nord da decenni. Napoli quindi è in simbiosi anche la sua squadra di calcio. A Firenze così non è e io trovo invidia per i tifosi napoletani e credo che Maradona se lo siano meritato e sono contento che lui abbia potuto far felice ” calcisticamente” questo popolo.

Voglio chiudere con le parole di Michele Serra su l’Amaca del 26.11.2020 ” Non fatevi troppe domande voi che non amate il calcio o non lo capite, ed è nel vostro diritto. Perdonate a cinque o sei miliardi di persone questo dolore così semplice, così unanime, così grande. Se fossi argentino avrei pianto tutta la notte, se fossi napoletano piangerei ancora adesso.”