Ci eravamo lasciati con l’ ultimo blog con la primavera i suoi fiori,
con il risveglio colorato della natura. Il mese di giugno ci porta l’estate, il grano comincia ad imbiondirsi e la terra assume colori caldi con sfumature di giallo e marrone.
Normalmente sono i giorni di luce più lunghi dell’anno e per un fotografo significa che l’alba è prestissima intorno alle 5,30 e
che se vogliamo aspettare il tramonto ci vogliono altre 15 ore di luce. Le ore centrali fra l’alba e il tramonto con il sole normalmente
alto non sono granchè fotograficamente per chi ama la fotografia a colori. Diverso può essere per un bianconerista dove alte luci e ombre forti sono basilari.
E’ la stagione più faticosa per un fotografo paesaggista e allora andando in là con l’età questo approccio d’estate l’ho fatto soltanto preferendo l’alba.
Con l’amico Roberto Masserelli di buon ora abbiamo perlustrato zone a noi care e conosciute anche se ogni volta la luce e i colori
ci danno sempre risultati diversi perchè come ben sappiamo nessun giorno è uguale ad un altro.