Sono tornato quest’anno a Castelluccio di Norcia
dopo il devastante terremoto del 30 ottobre 2016.
Il paesello è ancora lì, arroccato a guardia del Piano Grande e di fronte all’imponente Monte Vettore dove si può notare ad occhio nudo il passaggio della faglia distruttrice. E’ ancora disabitato, si vedono i segni delle macerie e si nota anche una lenta ma possibile ricostruzione.
Quest’anno faticosamente e quasi magicamente la semina delle lenticchie ha dato una fioritura prodigiosa, I colori di nuovo si sono riproposti nella loro straordinaria bellezza ponendo la sfida alla rinascita del paese..
La natura ancora una volta lancia il guanto della sfida, a noi tutti, alle istituzioni locali e nazionali perchè velocemente si lavori per la rinascita di questo luogo di armonia, silenzio e colore.
Questa volta non ho trovato i colori e allora insieme all’amico Roberto Masserelli abbiamo visto l’alba con altri occhi non solo verso i colori dei fiori .Abbiamo vissuto l’arrivo della luce godendo di tutta la spazialità della natura circostante e forse abbiamo capito che la casualità ci può far scoprire nuovi mondi, nuove bellezze che le nostre granitiche certezze non avevano saputo cercare