17
Novembre
2025

Il Leccio di Belmonte sta meglio: la cura fatta, il suo mantenimento e la …..voglia di procreare

Mercoledi 05 novembre 2025, dopo 4 anni sono tornato dal mitico grande Leccio di Belmonte…..

Visita al Leccio insieme al vice-Sindaco e assessore all’Ambiente Francesco Conti

Essendo il Leccio e l’area intorno di proprietà della Misericordia di Firenze, attraverso un lascito testamentario della signora Donella Torrigiani nel 2021, siamo stati accompagnati

dal signor Enrico Degl’Innocenti che alla Misericordia di Firenze ricopre l’incarico di Vice Ispettore dei beni immobili .

Insieme al vice-Sindaco c’erano Sandra Falciai e Martina Scigliano dell’Ufficio Scuola del comune per un progetto importante sulle piante monumentali.

Da sinistra a destra: Enrico Degl’Inncocenti, Sandra Falciai, Francesco Conti e Martina Scigliano

Il progetto riguarda la piantumazione di talee recise da alberi monumentali per dar vita a nuovi alberi secolari . Tale progetto si avvale della collaborazione dell’Orto Botanico di Firenze e

il conseguente coinvolgimento delle scuole per la sensibilizzazione alla cultura ambientale, al rispetto, alla cura e alla incentivazione di piantumazioni che migliorino il nostro ambiente e la salute dei cittadini.

Sandra Falciai e Francesco raccolgono le talee

Francesco Conti mi ha invitato come portavoce degli Amici del Leccio di Belmonte, un comitato che nacque nel dicembre 2021 perchè, dopo aver constatato l’incuria quarantennale del nostro Leccio secolare,

abbiamo cercato di far pressione presso l’opinione pubblica e le istituzioni affinchè questa pianta potesse ritornare al suo antico splendore.

Il Leccio nel 1987

Il Leccio com’era a marzo 2021

Il Leccio in una foto dal drone -marzo 2021

Tesserina di adesione al Comitato Amici del Leccio di Belmonte costituitosi a dicembre 2021 ad Antella. Abbiamo 400 sostenitori.

La prima cosa è stata quello di  riinserire il Leccio di Belmonte  nell’elenco degli Alberi Monumentali Nazionali dato che non risultava dal  2017, anno in cui è stato

istituito il nuovo albo degli Alberi Monumentali Nazionali. L’iter è iniziato nel gennaio 2022 ed è stato approvato dal consiglio regionale Toscana a settembre 2024.

La Nazione – febbraio 2022

La seconda cosa che abbiamo sostenuto e stiamo sostenendo è quella di far ritornare i bambini delle scuole a godere di giornate sotto questa maestosa pianta

con la possibilità di vedere anche a pochi metri da lì il tabernacolo della Crocifissione nella Cappellina di Belmonte.

Scolaresca al Leccio sotto le grandi chiome in una foto del 1978

Non distante dal Leccio, fra il vecchio Osservatorio e il Leccio, vive, fin dal finire del 1600, la Cappellina di Belmonte.

Dentro la Cappellina potremmo ammirare questa Crocifissione attribuita a Domenico di Michelino, allievo del Beato Angelico, da Anna Padoa Rizzo nel 1985.

Retro della Cappellina di Belmonte

Vista su Antella dal resede della Cappellina

La popolazione ha risposto in maniera incredibile alle sollecitazioni del nostro Comitato tanto che anche l’Amministrazione Comunale

di Bagno a Ripoli è intervenuta sollecitando la proprietà della cura del vecchio Leccio .

La Misericordia di Firenze nel 2023 incaricò il Dott. STEFANO PISSI – Dottore Forestale Ambientale, che si occupa della salvaguardia e mantenimento

in sicurezza degli alberi negli ambienti urbani, di occuparsi della cura del Leccio.

Ho chiesto a lui cosa è stato fatto in questi due anni e cosa fare per il suo mantenimento. Questa la sua dichiarazione.

Nel 2023, in collaborazione con altri due miei colleghi Dottori Forestali, Luigi Sani e Cristiano Castaldi abbiamo ricevuto l’incarico dalla Venerabile Arciconfraternita di Firenze di valutare lo stato di salute del Leccio di Belmonte.

Al Leccio fu eseguita, due anni fa, una diagnostica fitoiatrica specifica sia di tipo visivo che strumentale (Tomografia sonica al fusto) necessaria scrivere una relazione, che evidenziasse lo stato di salute e stabilità meccanica, necessario documento per guidarci nelle successive fasi di prognosi e infine prescrizioni delle basilari cure colturali mirate a tutelare la pianta sia nell’immediato, nel breve e nel lungo periodo.

 Gli interventi e le cure colturali attuate nell’immediato sono di due tipologie e distinte in:

 1 – Interventi al sito di vegetazione del Leccio di Belmonte: contenimento vegetativo ed eliminazione di tutta la flora arbustiva ed arborea che negli anni di abbandono dell’area era cresciuta a dismisura andando in concorrenza per aria, luce e nutrienti con il leccio di Belmonte

 2 – Interventi diretti sul Leccio medesimo: Potatura di rimonda dal secco su tutta la chioma, progettazione e realizzazione di consolidamento meccanico statico a mezzo di puntelli delle branche a portamento orizzontale quindi a prevenzione di fenomeni di schianto.

Consolidamento dinamico delle branche ad orientamento più verticale con cavi ed ammortizzatori specifici e necessari a contenere le oscillazioni in caso di forte vento a prevenzione di eventuali rotture.

Trattamenti radicali al terreno sito di radicazione del Leccio di Belmonte a mezzo di palo iniettore per la nutrizione radicale specifica di una pianta centenaria quale il Leccio di Belmonte.

  

Gli interventi e le cure colturali ritenute necessarie d’attuare nel lungo periodo sono:

 1 – Manutenzione ordinaria annuale del sito di vegetazione per il contenimento vegetativo della vegetazione prospicente e concorrente con il leccio, controllo visivo speditivo della pianta e revisione dei sistemi di consolidamento installati.

2 – Manutenzione triennale: Analisi visiva e strumentale da effettuare sul Leccio per valutazione dello stato di avanzamento dei processi di carie interni.

 Stefano Pissi

Dottore Forestale Ambientale

Nel maggio 2024 al CRC Antella  c’è stata una bella iniziativa con la presentazione di una tesi di laurea

da parte di un giovane studente dell’Università Agraria di Firenze, Giuliano Secchi, dove includeva il Leccio di Belmonte.

L’iniziativa del 18 maggio 2024

Alla proprietà attuale del resede dove insiste il Leccio che è la Misericordia di Firenze dobbiamo riconoscere l’opera meritoria di

aver dato ottime cure al nostro albero tant’è che i miglioramenti si sono potuti constatare e come potete vedere dalle foto qui sotto.

Sostegni e tiranti aiutano i vecchi e deboli rami del Leccio.

Si possono notare 3 sostegni da terra.

Tiranti

Dal muretto del resede possiamo ammirare la città di Firenze e a destra il Monte Morello

La bellissima chioma che sta riprendendola sua antica forma

Vista retro

La chioma 40 anni fa era di circa 14 metri di diametro

Il grande tronco

Il ramo di destra purtroppo andato perduto lascia spazio alla forma di oggi e la consapevolezza che ancora ci sarà bisogno di cure per tornare alla bellezza di un tempo .

Nel titolo di questo blog ho scritto che il Leccio ha voglia di procreare. In realtà l’Amministrazione Comunale fa un’importante iniziativa domenica 23 novembre 2025  in occasione della Festa dell’Albero.

Invitiamo le persone che ci seguono alla conclusione del percorso iniziato con la piantumazione della talea presa intorno al Leccio  presso l‘Oratorio di Santa Caterina.

Locandina del Comune di Bagno a Ripoli per l’inizaitiva.

Comunicato stampa del comune di Bagno a Ripoli per la manifestazione del 23 ottobre all’Oratorio di Santa Caterina

 

Pensiero finale: Credo che sia venuto il tempo dove potremo esaudire quel sogno del 2022 quando chiedemmo alla Misericordia di Firenze di avere la possibilità di portare i bambini delle 

nostre scuole elementari ad una passeggiata intorno al vecchio Leccio. Sicuramente sia il comune di Bagno a Ripoli che il nostro Comitato “Amici del Leccio di Belmonte” sarà in grado di 

tenere in sicurezza il percorso vigilando sulle cose e sulle persone ospitate.

Un arcobaleno di buona speranza sulla collina di Belmonte – 17 novembre 2025 – foto di Paolo Manetti