20
Giugno
2025

Roberto Longhi e Anna Banti: due vite insieme tra le affinità elettive dei grandi artisti del ‘900

Sono stato a Villa Bardini a vedere una bella mostra: “Caravaggio e il Novecento, Roberto Longhi e Anna Banti”…….

Via Costa S.Giorgio scendendo dal Belvedere

Via Costa S.Giorgio- ingresso alla mostra

La mostra si avvale delle opere d’arte della Fondazione di Roberto Longhi e di Anna Banti. Ma chi erano Roberto Longhi e Anna Banti?

Roberto Longhi insuperato maestro della critica d’arte, Anna Banti, scrittrice, storica dell’arte, critica letteraria e cinematografica

Erano anche marito e moglie. Anna fu allieva di Roberto ai tempi del liceo.

Si erano sposati nel 1924 e nel 1939 abitarono fino al 1970 a Villa Il Tasso in via Benedetto Fortini.

Longhi nasce nel 1890 ad Alba, figlio di una famiglia della borghesia emiliana.

Consegue la maturità classica ma si interessa subito all’arte da Courbet e Renoir alla lettura di Baudelaire e di Mallarmè.

Nel 1911 discute la sua laurea su Caravaggio.

Il ragazzo morso da un ramarro – Caravaggio, al secolo Michelangelo Merisi – olio su tela 1595-1596

” Era stata molto bella ed aveva mantenuto un portamento regale. Aveva avuto dei capelli rossi, di un’attrazione, penso, straordinaria.”  (Gianfranco Contini)

Sulla destra:  Adriana Pincherle- Ritratto di Anna Banti, 1955, olio su tela

“Se c’è una collezione che dovrebbe rimanere intatta, passare ai posteri è codesta squisita, talora dispettosa, raccolta longhiana……… “  (Cesare Brandi)

Il seicento della collezione longhiana

Il seicento della collezione longhiana

LE AFFINITA’ ELETTIVE

Roberto Longhi insegnò  Storia dell’Arte presso l’Università di Bologna dal 1934 al 1949, dove ebbe per allievi non solo futuri storici dell’arte come Mina Gregori ma anche Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini.

Proseguì la sua carriera all’Università di Firenze, dove insegnò dal 1949 al 1966, formando, tra i molti, Luciano Bellosi, Enrico Castelnuovo e Carla Lonzi.

Roberto Longhi spaziò su tanti campi culturali, dalla saggistica alla filosofia ma il suo nome viene ricordato come critico d’arte dove fin dall’inizio concentra i suoi studi sulla rivalutazione storica del Caravaggio oltre alla valorizzazione della pittura barocca del ‘600.

Fu curatore e coordinatore tecnico della scelta delle opere della ” Mostra del Caravaggio e dei caravaggeschi” allestita a Palazzo Reale a Milano e inaugurata il 21 aprile 1951,

Con quella mostra il Caravaggio riuscì finalmente a ottenere la sua giusta critica, con unanimità di consensi, dopo quattro secoli di ingiusto oblo per una lettura falsata e preconcetta della sua vita personale e professionale.

Pier Paolo Pasolini -ritratto di Roberto Longhi, 1975 circa, carboncino e gessetto rosso su carta bianca

“Se penso alla piccola aula in cui ho seguito i corsi bolognesi di Roberto Longhi, mi sembra di pensare ad un isola deserta, nel cuore di una notte senza più una luce. E anche Roberto Longhi che veniva, e parlava su quella cattedra, e poi se ne andava, ha l’irrealtà di un’apparizione. Era, infatti, un’apparizione”          Pier Paolo Pasolini 

Giorgio Morandi e Roberto Longhi ebbero un’amicizia trentennale. Nati entrambi nel 1890, si conobbero nel 1934 a Bologna dove Longhi insegnava e Morandi dipingeva.

Longhi nel corso della sua sessantennale attività critica ha sempre cercato pittori che sono riusciti a vedere con naturalezza, in modo “umano e non umanistico” diceva.

Si spiega così il suo apprezzamento per Morandi che era partito dalla realtà per spogliarla delle sue apparenze fino ad approdare all’essenza.:  Nature morte e Paesaggi inameni.

“Per me non vi è nulla di astratto.  Per altro ritengo che non vi sia nulla di più irreale e astratto del reale” – Giorgio Morandi

Così come per Caravaggio, Longhi riuscì a far apprezzare l’opera di Giorgio Morandi.

Di lui dirà: «la statura di Morandi potrà, dovrà crescere ancora, dopo che questo ultimo cinquantennio sarà stato equamente ridimensionato, dopo di che ben pochi resteranno a contarsi, forse sulle dita di una sola mano; e Morandi non sarà secondo a nessuno».

Sala con le opere di Giorgio Morandi

Giorgio Morandi – Fiore,  olio su tela, 1951

Giorgio Morandi – Paesaggio , olio su tela, 1932

Leonetta Cecchi Pieraccini – ritratto di Roberto Longhi, olio su tela 1928

Quirino Ruggeri – busto di Anna Banti , 1928 c.a

Quirino Ruggeri – busto di Roberto Longhi , 1928 c.a

Carlo Carrà – Paesaggio ligure, olio su tela 1928

Carlo Carrà, Paesaggio ligure,  olio su tela 1939

” Giudicata femminista vorrei ricordare che mi sono limitata a sostenere la parità intellettuale tra i due sessi e il diritto della donna a un lavoro congeniale” – Anna Banti

Mino Maccari – Donna con il ventaglio – proposta per la copertina della prima edizione de Il coraggio delle donne di Anna Banti – acquerello colorato su carta bianca 1939-1940

Manoscritto sul Corso di Storia dell’Arte

Manoscritto per la rivista di arte e di letteratura Paragone fondata da Anna Banti e Roberto Longhi nel 1950

Sala con manoscritti per le lezioni sull’Arte

GLI AMICI, GLI ARTISTI

Al mare di Castiglioncello nel 1928 con la famiglia di Emilio Cecchi e sua moglie Leonetta Cecchi Pieraccini e la loro figlia , Giovanna, quindicenne che poi diventerà una delle più grandi sceneggiatrici di Cinecittà con il nome di Suso Cecchi D’Amico firmando capolvori come Il gattopardo, Ladri di biciclette, I soliti ignoti, Salvatore Giuliano, Rocco e i suoi fratelli, Senso, Bellissima , ecc.

Ronchi , villa Il Cancello Rosso 1956

Festa a Villa Il Tasso per il centesimo numero della rivista “Paragone” – maggio 1958

Artisti a Villa Il Tasso

 

Il percorso intrecciato delle vite di Anna Banti e di Roberto Longhi

Nomi e cognomi di 2.500 artisti, amici e corrispondenti  che sono entrati in contatto con Roberto Longhi e Anna Banti.