Forse invecchiando si ha nostalgia dei tempi passati che ricordiamo con tenerezza……
Nel mio caso le foto ti danno sempre il senso del tempo in quanto l’archivio fotografico non può far sconti e allora ti sovviene che ben 32 anni fa questa foto mi fece notare alla ribalta del mondo fotoamatoriale italiano.
Allora la foto del paesaggio era ancora lontana nella mia mente e mi cimentavo con quello che avevo dintorno. Essendo poi ferroviere i treni non potevano che essere uno dei soggetti preferiti. La foto, una diapositiva Ektachrome 64 Asa, fu scattata nel febbraio 1987 durante un’uscita fotografica a Siena con il mio amico Stefano Vignozzi.
In quel tempo i finestrini dei treni si potevano abbassare e l’incrociarsi con un altro treno mi suggerì di appoggiare la mia fotocamera Canon A1 sul vetro del finestrino. L’obbiettivo era un 28 mm. , il tempo sicuramente non altissimo penso ad 1/60 e diaframma f/8. Non potevo sapere come era venuto lo scatto, non è come ora che possiamo vedere immediatamente la foto sul display. Quindi quando scattavamo eravamo al buio, dovevamo conoscere bene tempi e diaframmi e poi l’attesa di qualche giorno avrebbe chiarito la nostra curiosità con il ritiro dello sviluppo delle diapositive presso un laboratorio specializzato.
Era un buono scatto ma qualcosa mancava per cimentarsi con un concorso fotografico.
A quel tempo internet era da venire e men che mai Photoshop ma un piccolo accorgimento nella parte in alto in sede di duplicazione mi permise di dare un’enfasi e una prospettiva incredibile. La foto riscosse subito un successo insperato tanto che decretò la vittoria di lì a pochi mesi in un concorso fotografico al Dopolavoro Ferroviario di Pisa.
Il titolo che detti alla foto fu Alta Velocità dato che in quei tempi le ferrovie italiane misero in piedi un sistema di locomozione ( ETR, Pendolino) più rapido che consentì soprattutto nella tratta Milano- Napoli di impiegare molte meno ore e diventare concorrenziale all’aereo.
In pochi anni la foto partecipò a diversi concorsi fotografici e tanti furono i riconoscimenti con questa fortunata foto.
Nonostante il tempo passato, il mondo da analogico di allora è diventato multimediale digitale, ricordo ancora la struggente intensità di quel che provai alla notizia di aver vinto il mio primo importante concorso fotografico; pensando ancora oggi risento di nuovo un fremito di inebriante gioia.
