Nel mio continuo peregrinare attraverso il paesaggio toscano….mi è capitato, a volte, di vedere geometrie davvero inusuali. Siccome è l’uomo che ha inventato questo paeasaggio è affascinante cercare di capire la sua mente e soprattutto la fatica compiuta per adeguarsi alle dinamiche pluviali e alle caratteristiche del terreno per ottenere la migliore redditività dalle sue colture.
Questo racconto che vi sottopongo mi ha affascinato e continua ad affascinarmi ancora. Il luogo è in Val d’Arbia ed è un piccolo lembo di terra solitamente coltivata a grano.

Val d’Arbia – maggio 2016
La prima foto che scattai a questo luogo è nel lontano luglio del 1992 e in questo caso fu una diapositiva visto che il mondo fotografico di allora era analogico. Di fronte ad un’estensione di territorio come nella foto sopra è d’obbligo per un paesaggista esercitarsi su linee, geometrie e contrasti che possano dare un significato allo scatto. Per me che uso prevalentemente teleobbiettivi zoom il ritaglio deve avvenire subito e portando lo zoom in posizione di circa 150 mm ecco il primo risultato qui sotto.

Luglio 1992
Questa luogo si trova al di sotto di una strada che per me è quasi una tappa obbligata durante le mie escursioni e a questo lembo di terra, quando vedo le giuste condzioni di luce, non dimentico mai di fare uno scatto.

Agosto 2006
La foto sopra, scattata dopo il taglio del grano ci offre un aspetto diverso sul terreno ma se guardate il lembo di terra, dopo ben 14 anni dalla prima foto , ha la stessa geometria.

Marzo 2007
Ovviamente nei primi mesi dell’anno la coltura a grano ci offre una visione del terreno con lo sviluppo dei germogli piccoli e verdi.

Giugno 2007
La foto scattata nello stesso anno 2007 ci dà lo spettacolo del grano sottoposto alle asprezze delle folate di vento e anche a diverse colture nella lingua di terra.

Dicembre 2009.
In pieno inverno la comparsa di qualche timido fiocco di neve dà al luogo una diversa e suggestiva visione.

Gennaio 2019
Ed eccoci arrivati a pochi mesi fa dove ho potuto vedere ancora una visione diversa.
Come potrete osservare attentamente questo mie foto non sono state oggetto negli anni di un sistematico progetto; questo è visibile anche dalle non identiche inquadrature. Ho solo ripercorso questo viaggio, attraverso foto d’archivio, in un lembo di terra dove di volta in volta, le stagioni, le condizioni di luce mi hanno permesso di vedere uno spettacolo diverso. E’ la straordinaria bellezza della fotografia, della ricerca e del continuo trasporto di sentimenti su quella natura meravigliosa che è la nostra terra toscana.