Come ho scritto nell’ultimo blog(https://blog. andrearontini.it/la-fiera-dellantella-negli-anni-80/) all’inizio di quegli anni la passione per la fotografia mi entusiasmò e cominciai a fotografare quello che c’era intorno a me……
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Antella dal campo ex-Ceccarelli, zona Belmonte.
Tutte le foto di questo blog sono state scattate nel 1985 da negativo biancoenero ad eccezione di quelle indicate espressamente nelle didascalie. I loro negativi sono stati scansionati digitalmente e poi ripuliti per le scorie del tempo attraverso programmi di post-produzione. Nulla è stato alterato o contraffatto.
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Antella da Poggio a’grilli 1986.
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Antella da Poggio a’grilli 1986
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Chiesa di Montisoni.
Personaggi, strade ed eventi dell’Antella furono il mio palcoscenico dove regnava la fotografia analogica: negativo bianconero, diapositive e negativo colore. La bellezza del bianconero però mi avvolgeva più di tutto; vedere il risultato della stampa attraverso lo sviluppo del negativo era un evento mistico. Dal nulla nasceva qualcosa che affiorava lentamente; era una affascinante magìa.
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La veduta dalla chiesa di Montisoni. A sinistra il paese di Antella.
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Montisoni.
In quegli anni, Antella cambiava definitivamente la sua originaria vocazione rurale; la nuova industrializzazione concentrava più famiglie nelle zone vicino alla città, sorgevano nuove edificazioni, soprattutto appartamenti costruiti in cooperazione edilizia; a poco a poco si assisteva al frazionamento di fattorie come, Ginori, Pedriali, Mondeggi-Lappeggi, Finzi, Valori, con piani di recupero di vecchie case coloniche.
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Piazza Peruzzi invasa dalle auto con la fermata Ataf del capolinea 32.
LE STRADE
La viabilità cambiava e si arricchiva di nuove strade come via Brigate Partigiane, via Togliatti, via Bixio, via Mazzini; l’ampliamento del cimitero era in fase stand-by (troverà la soluzione attuale alla fine degli anni ’90), il parco della Resistenza era nella mente del Consiglio di Circoscrizione così pure come la pedonalizzazione della Piazza Peruzzi.
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Piazza Peruzzi.
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Via Brigate Partigiane.
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Via Simone degli Antelli e a sinistra via dell’Antella.
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Via Simone degli Antelli e la strada “sul fiume tombato” che unisce via Brigate Partigiane.
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Via Simone degli Antelli.
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Via Ubaldino Peruzzi.
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Via Peruzzi e via Simone degli Antelli.
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Via Pulicciano.
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Piazza Peruzzi e Via Montisoni.
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Si nota l’ampliamento del cimitero. L’area rimase così per circa 20 anni, poi fu definitivamente sistemata con il progetto Natalini.
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Campagna intorno a Villa Peruzzi. Di lì a poco il complesso della villa fu diviso in appartamenti.
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Leccio di Belmonte. Luoghi della nostra adolescenza 1987
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I maestosi rami del Leccio di Belmonte -1987
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La pietrina di Mondeggi. Ce n’era un’altra sul lato opposto. Furono rubate ambedue.
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Il palazzo di Marcignano.
I
Tullio Fiani, Rodolfo Franchini e Nello Bussotti al CRC Antella. Nel 1938 per volantinaggio contrario al regime fascista furono condannati a decine d’anni di prigione dal Tribunale Speciale .
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Riposo nei giardini del CRC Antella: Pasquale Andorlini, Ugo Maddii, Bruno Andorlini e Bruno Migliorini.
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Pomeriggi nei giardini del CRC Antella: Dina Meloni, Luisa Fraguglia, Tiziana Franchini, Manuela Poggerini, Enrica Calvelli e Norma Goli-Magnelli di spalle.
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Antella da via Belmonte.
” La Fotografia non rimemora il passato (in una fotografia non c’è niente di proustiano).
L’effetto che essa produce su di me non è quello di restituire ciò che è abolito (dal tempo, dalla distanza)
ma di attestare che ciò che vedo è effettivamente stato ”
Roland Barthes